venti5aprile

Comunicato stampa

VENTI5APRILE
PANORAMICA R/ESISTENZA
Mostra fotografica di Ettore Moni
Parma, 8 – 29 aprile 2013

“venti5aprile. Panoramica R/esistenza” è la presentazione fotografica di 14 luoghi nella provincia di Parma nei quali sorgono cippi e lapidi che ricordano giovani che persero la vita per la libertà dell'Italia.
Autore dei 14 scatti è Ettore Moni, gli interventi grafici sono di Roberto Pia, la mostra è prodotta dal SoFringe Festival e da Associazione FuoriFuoco ed è visibile in 75 plance dislocate in vari luoghi della città di Parma.
Si tratta di una mostra a cielo aperto, che si articola in differenti spazi urbani. Le immagini – che appaiono come panorami o diorami del paesaggio della resistenza storica – sono moltiplicate e collocate in spazi di grande frequentazione. Il risultato è una proposta di incontri apparentemente casuali ma destinati a trasformarsi (come del resto avviene per i messaggi pubblicitari) in frequentazione abituale e incisiva.
L'iniziativa si pone certo nel solco di una tradizione, quella delle celebrazioni abitualmente progettate e fino ad oggi puntualmente offerte dalle pubbliche amministrazioni, ma si differenzia per il fatto che parte da un gruppo di cittadini, soggetti legati da una storia comune di partecipazione e impegno civile che, avvertendo il rischio di un affievolirsi dell'attenzione e con il preciso intento di tutelare una fondamentale memoria locale oltre che nazionale, decidono di progettare per la propria città una celebrazione del 25 aprile in forma rinnovata.
Il 25 aprile è una ricorrenza, l'anniversario della Liberazione dell'occupazione nazifascista ma ancor più l'inizio di una fase nuova della storia del paese, la rifondazione di una società su basi culturali e valori differenti. La “ricorrenza” è ripetizione cadenzata di una memoria, replica finalizzata a riconfermare valori che appartengono ad un territorio ulteriore rispetto alla storia concreta. È tensione alla costruzione di un'immagine, certificata da una tradizione, leggendaria, alla fine astratta e distante dall' ”originale” storico, dal Paese, dalle persone e dai luoghi dell'oggi. L'immaginario della Resistenza ha in questi decenni assunto tutte le caratteristiche dell'epopea, racconto fatto di vicende, volti, azioni, mediato da parole inevitabilmente e giustamente declinate al passato. La mostra intende attualizzare quel sistema di racconto rovesciandone il contesto, spostando la riflessione in ambiti normalmente considerati esterni a quella specifica tradizione.
Da qui la scelta di mostrare, innanzitutto, i luoghi della forzata clandestinità e delle coraggiose lotte non come spazi mitici e distanti ma come luoghi concreti ed attuali, con tutte le visibili contraddizioni dell'oggi: il consumo del territorio, lo sfregio ambientale, la speculazione incombente, elementi che sono anche in evidente contraddizione con i valori di responsabilità, altruismo, coraggio e senso del bene comune che appartengono a pieno titolo al patrimonio di insegnamento delle lotte partigiane.
Lo strumento visivo scelto è quello di una fotografia del paesaggio avvertita: Ettore Moni, che ha all'attivo diverse ricerche effettuate sul territorio, di urbanistica e di architettura, paesaggistiche e analitiche, realizza fotografie in bianco e nero in grande formato; gli interventi grafici di Roberto Pia riconducono queste immagini ad una dimensione che rimanda alla comunicazione pubblicitaria, in questo modo allontanandosi – provocatoriamente – dalle tradizioni del realismo normalmente percorse da questo tipo di narrazioni ed ottenendo effetti di straniamento prossimi alle installazioni di public art e site specific.



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