Case sospese di Ettore Moni
Inaugura
oggi la mostra Case sospese del fotografo Ettore Moni
in due momenti distinti: alle 17.30 l'appuntamento è presso
Blank-concept store in Viale Tanara al n. 15, alle 18.30 la nella
co-creative gallery UnType in Strada San Nicolò n. 7 a Parma.
Le
Case sospese di Ettore Moni vivono nelle fotografie dell'artista e,
come di riflesso divengono le dimore ideali di spazi dell'anima per
ognuno di noi. Sono case oscillanti, in bilico tra il cielo e una
improbabile terra ferma, sospese, dunque tra due dimensioni dove è
assente l'idea di sicurezza, di stabililà. Qui sta la capacità
dell'artista, nel cogliere, in questo caso attraverso scatti
fotografici, uno stato dell'essere umano.
Le
case sospese sono elementi architettonici inserite in un paesaggio
dove, come per le altre ricerche del fotografo, è assente
l'individuo. Malgrado l'assenza l'uomo lascia però una traccia della
propria presenza o del proprio passaggio, una traccia che è simbolo
di un modo di stare al mondo, di una scelta esistenziale, in questo
caso sospesa. Ettore Moni predilige lo studio che prende avvio dal
proprio sguardo, si sofferma in un preciso luogo per cogliere lo
spirito di un determinato spazio, il lavoro che ne deriva è uno
studio sul paesaggio naturale e del mutamento apportato dall'uomo.
Moni
usa il banco ottico, mezzo privilegiato, e gli scatti realizzati non
subiscono ulteriori interventi a posteriori, il momento dello scatto
è dunque fondamentale per la realizzazione dell'immagine; lo sguardo
cattura uno scenario particolare, il fotografo si sofferma in un
luogo preciso per fermare lo spirito dello spazio, le immagini che ne
derivano sono il risultato di una ricerca speciale con il paesaggio
naturale e con i mutamenti voluti dall'uomo. Piuttosto un reportage,
una ricerca sulla vita “sospesa” in una terra spesso narrata,
quella del grande fiume.
Il
progetto artistico di Case sospese è a cura di Alberto Nodolini con
la collaborazione di Elisa Maestri e si avvale dei testi critici di
Paolo Barbaro e di Guido Conti. Hanno reso possibile la
realizzazione dell'esposizione Macrocoop, Marella Costruzioni e
Stamperia.
Cristina Guerranti
Bellissimo...
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