Il cibo nell'arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol
CIBO!!!!!!! Argomento principe di questi mesi, cibo ovunque su qualsiasi sito, notiziario, canale tv, cibo come gratificazione, cibo che cura e che allevia, cibo che abbonda malgrado l'impoverimento.
Cos’è il cibo per noi oggi e nella storia? Conoscerne l’uso che se ne è fatto in passato attraverso l’arte e' conoscere gli usi, lo stile e le economie passati, dalle figure che l'arte ci offre emerge la quotidianità, da esse impariamo la routine e se sappiamo vedere oltre il segno del pittore, il tratto dell'artista, impariamo a leggere l'immagine nella sua interezza sia estetica che storica e morale e possiamo conoscere anche l'economia agraria di un periodo.
Se ci interroghiamo su quali fossero i cibi preferiti di un tale artista del passato, difficilmente sappiamo rispondere, e' vero inoltre che poco sappiamo sulle nostre colture e rischiamo di cadere in grandi errori citando sementi e ortaggi che pensiamo sulle nostre tavole da sempre ed invece importate da lontano in epoche differenti al tempo di vita dell’artista. C'e' poi un ragionamento inverso da compiere, già indicato in passato, possiamo comprendere il luogo di origine di un artista, attraverso i colori usati, le atmosfere evocate e i riferimenti. Nei colori, nel tratto e nell'atmosfera dei luoghi, si può trovare tutto; il mondo privato e le abitudini alimentari, , i colori rivelano i luoghi, le scuole pittoriche e i cibi sul tavolo le abitudini, le trasformazioni di una società.
Così' vediamo come i macchiaioli non avrebbero potuto far altro che usare i colori che hanno usato, e come le tradizioni e l’uso quotidiano si riflettano poi anche in artisti dello stesso luogo di provenienza e poi trasferiti altrove, scopriamo che un tal rosso della scuola toscana non poteva che nascere in una terra ricca di verdi e di cieli grandi, di cibi poveri e forti.
Nel quadro troviamo la traccia delle nostre abitudini e del nostro sentire; il vento o la nebbia, la secchezza e l'umidità, unite a colori e sapori differenti ci offrono come risultato ciò che conosciamo.
A Brescia sono esposte oltre 100 opere di maestri dell’arte antica quali: Campi, Baschenis, Ceruti, Figino, Recco, Ruoppolo, Stanchi, che dialogheranno con autori moderni e contemporanei, da Magritte a de Chirico, da Manzoni a Fontana, a Lichtenstein, fino a Andy Warhol. Artisti che hanno segnato la storia e che hanno riprodotto esteticamente e simbolicamente il cibo.
La rassegna, coadiuvata da un comitato scientifico internazionale, condurrà il pubblico attraverso un emozionante viaggio attraverso le diverse correnti pittoriche succedutesi nel corso del tempo.
Il percorso della mostra ci rivela quanto i pittori attivi tra il XVII e XIX secolo amassero dipingere i cibi e i piatti tipici delle loro terre e farà scoprire pietanze ed alimenti oggi completamente scomparsi e di cui non conosciamo più il sapore
COSTO DEL BIGLIETTO: € 10 intero, € 8 ridotto, scuole € 5
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 030 5785122
SITO UFFICIALE: http://www.mostraciboarte.it/
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