BIANCA. PAROLE E SUONI DALLA DEPORTAZIONE

Suona nelle notti un suono di Diana
parole e suoni dalla deportazione
tratto dalla testimonianza di Bianca Paganini Mori, prigioniera politica, deportata in Germania, 
nel campo di concentramento di Ravensbrück.
musica ed esecuzione Adriano Engelbrecht

Ultimo appuntamento per Ermo Colle 2015, domenica 4 ottobre alle ore 17 presso il Museo Guatelli ad Ozzano Taro (Collecchio).
Un incontro dedicato anche questo alla Memoria della Grande Guerra, parole e musica di Ermo Colle Teatro per ricordare il ruolo, spesso dimenticato, delle donne, durante la Guerra.
Una voce femminile e il suono di un violino per restituire, attraverso un monolgo/lettura intenso, duro, lucido ed asciutto, una serie di brani tratti dalla testimonianza di Bianca Paganini Mori, prigioniera politica, deportata in Germania, nel campo di concentramento di Ravensbrück.
La partecipazione delle donne alla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo è difficilmente misurabile e 
valutabile per il ruolo nascosto e “dietro le quinte” che questo svolge. 
Emerge dal loro raccontare che la scelta antifascista è nata in loro quando erano ancora ragazzine e quindi la scelta politica al momento della "resistenza" è stata cosa naturale.
La presenza femminile è costante nella gestione “ai margini” delle operazioni di lotta clandestina dei 
partigiani; è raramente in primo piano nelle azioni di combattimento ma è un ruolo chiave nella cornice organizzativa della Resistenza. 
Anche se, alla fine della lotta armata, la stragrande maggioranza delle donne non si fece avanti per ritirare medaglie e riconoscimenti. Al loro rientro in patria spesso si videro opporre un muro di disinteresse, di incomprensione, di diffidenza e talora persino di ostilità. "Se fossero state a casa, - pensavano e dicevano o lasciavano intendere molti - non sarebbero state deportate! I guai sono andate a cercarseli!" Né si risparmiavano loro umiliazioni come le avvilenti visite che molte di esse subirono negli Ospedali militari italiani. Un'opportunità, dunque, con questa lettura, di rivalutare e riconsegnare ai nostri giorni, l'importanza di non dimenticare ciò che è accaduto e di restituire un ruolo fondamentale alle figure femminili e al loro operato.

Commenti

Post più popolari